Al gattile di Carpi li chiamano ‘gatti rinunciati’. Sono i gatti che vengono prima adottati al gattile e poi riconsegnati, per i motivi più vari: dal bambino che è diventato allergico alla perdita del lavoro e quindi alla mancanza di reddito sufficiente per mantenere l’animale.
«Negli ultimi tempi il numero delle rinunce di gatti precedentemente adottati è in aumento e la situazione si sta facendo preoccupante» spiega Pierangela Ferrari, la presidente del gattile che serve i comuni di Carpi, Soliera, Novi e Campogalliano.
«Solo nell’ultimo mese ci hanno riportato 18 gatti, presi da noi ma anche da privati o da altri gattili. La struttura è sovraffollata, non sappiamo più dove metterli».
Il fattore economico è la motivazione principale che adducono i rinunciatari dei gatti, a cui si aggiungono cambi di domicilio o semplicemente perdita di interesse per l’animale. I volontari invitano ad adottare anche gatti adulti, non solo cuccioli: «la gestione di un gatto adulto, soprattutto se già abituato a vivere in casa, risulta più semplice rispetto a quella di un cucciolo di pochi mesi, ovviamente più bisognoso di cure ed attenzioni.