In fila per tre col resto di uno.
Le code arrotolate in fila per tre col resto di uno.
Questi cuccioli sono la nostra foto copertina sulla pagina Facebook.
Ci sono stati video, foto e telefonate per adozioni.
Sono tutt’ora il motivo del nostro prolungato silenzio.
Dietro questi cuccioli c’è una storia che nemmeno immaginate.
C’è un’emergenza sanitaria come prima d’ora non ci era mai capitato di dover affrontare.
Ma andiamo con ordine.
“Pronto, Piera? Buongiorno…senta io abito al confine con Sorbara…non ho mai avuto gatti, ma adesso me ne trovo 13 nel mio cortile…credo che li abbiano abbandonati!”
E da quella telefonata ha avuto inizio un’avventura che ancora stiamo cercando di gestire.
I cuccioli provengono quasi certamente dal sud, portati insieme a diversi cuccioli di cane, dentro a scatoloni chiusi con lo scotch (chi di voi segue anche la pagina del Canile di Carpi si ricorderà l’episodio).
I micetti erano disidratati, affamati e piccoli, ma tutto sommato sani. Apparentemente.
In realtà, appena recuperate le forze, due di loro hanno iniziato a stare male.
Febbre, vomito giallastro, diarrea e bava collosa. Inappetenza, inedia, occhi infossati.
Un declino tanto improvviso quanto evidente.
E grave.
Il verdetto del veterinario è stato come una frustata in pieno viso:
Calicivirosi e parvovirosi.
VIRALI, MOLTO INFETTIVI, MORTALI SE NON CURATI IN TEMPI RAPIDI.
La combinazione dei due virus è una bomba atomica. I sintomi di entrambi si sommano e non lasciano speranze se trascurati.
Ad uno ad uno hanno iniziato a stare male, a debilitarsi, a spegnersi come una candela arrivata al limite.
Ci siamo trovate a dover gestire una vera e propria emergenza sanitaria. Il rischio altissimo era di infettare tutto il gattile, in questo momento più che mai pieno di ospiti felini.
Cuccioli compresi.
La degenza da un veterinario era altrettanto impossibile, il rischio di spargere il virus in un ambulatorio era praticamente ovvio, con conseguenze disastrose.
Cosa fare, quindi?
Ci siamo strappate tutti i capelli (così adesso facciamo tutte prestissimo a farci lo shampoo), abbiamo ringraziato di cuore il gentiluomo/gentildonna che li ha mollati senza ripensamento alcuno, e ci siamo date da fare.
Isolamento della gabbia coi cuccioli, cartelli con minacce di morte a chiunque si avvicini, contatto COSTANTE con veterinari per le terapie da seguire, acquisti quotidiani di farmaci antibiotici, gastroprotettori, vitamine, glucosio, sodio e acqua benedetta di Lourdes (per noi).
Trasfusioni di sangue da nostri gatti sani (e poi dite che i mici del gattile sono tutti malati) ai cuccioli più debilitati.
Terapie DUE VOLTE AL GIORNO.
Due ore ogni volta.
Flebo endovenose, omogenizzati dati con la siringa ai più inappetenti, pulizia e disinfezione delle cassette, della gabbia e delle volontarie stesse che operavano in contatto coi cuccioli: cuffie, sovrascarpe, camice di plastica, guanti di lattice.
Questa situazione va avanti da tre settimane.
ALTISSIME LE SPESE IN TERMINI ECONOMICI E DI FATICA.
Perchè noi non ci facciamo mancare niente.
E allora prendiamoci un bel cocktail virulento, che VIRUS LETALE non sei nessuno.
Ad oggi tre di loro non hanno sviluppato sintomi dei virus, ma non è detto che non possa accadere, o (più probabilmente) lo hanno sviluppato e passato in forma molto leggera.
Gli altri lo hanno avuto tutti.
Due di loro stanno ancora faticando ad uscirne.
Le terapie vengono fatte ancora due volte al giorno. Le flebo sono sottocute e non più endovena, le energie stanno tornando e le speranze pure.
Noi volontarie stiamo organizzando un tour guidato da noi nei santuari dei miracoli di tutto il mondo, perchè dopo questa possiamo andare direttamente in TV e condurre “Jettature e dintorni”.
Se avete un attimo soffermatevi a pensare cosa ha e sta significando per noi e la nostra sgangherata associazione un’emergenza del genere.
Siamo allo stremo.
Se volete alleviare un pò le nostre pene ed aiutarci con una donazione, il nostro codice IBAN è
IT 13 E 02008 23307 000028474292
CAUSALE “EMERGENZA SANITARIA”
Vi ringraziamo noi volontarie e i 13 cuccioli.
Postilla: le terapie sono state svolte sotto consulto e controllo veterinario, non ci siamo improvvisate scienziate pazze.
Vi terremo aggiornati.
P.S. Grazie Stefy.